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Per una Repubblica Catalana Libera, Indipendente e Femminista

Vogliamo costruire un Paese nuovo che sia migliore, con l’apporto di tutte e di tutti, fondato sulla libertà, la diversità, l’equità e la sostenibilità. Un paese in cui la politica delle donne, fautrice del cambio, sia la Politica.

Le donne siamo soggetto di diritto in tutte le tappe della vita, sia quale sia la nostra origine.

1- Nella Repubblica Catalana l’estirpazione delle violenze maschiliste deve costituire una questione di Stato.

2- Precisiamo un sistema nazionale di insegnamento pubblico che sia gratuito, laico, catalano, di qualità e co-educatore, dal momento della nascita fino alla tappa universitaria.

3- Esigiamo il diritto a disporre del nostro corpo, il diritto ad essere madri e a non esserlo, il diritto alla riproduzione assistita a prescindere dall’opzione sessuale personale, il diritto all’aborto libero, il diritto di decidere la nostra sessualità. Nessuno di questi diritti dev’essere sottoposto al condizionamento delle credenze religiose.

4- Rivendichiamo un Patto Nazionale per le Politiche di Uguaglianza che garantisca la loro sostenibilità, al di là delle congiunture economiche e del colore politico del governo di turno.

5- È necessario riconoscere e dare visibilità alle donne e al loro contributo in tutti gli ambiti del sapere, delle professioni e pratiche femministe. Le donne rivendichiamo il diritto a che sia riconosciuta la nostra genealogia femminista.

6- La sostenibilità della vita deve situarsi al centro della politica in tutte le sue dimensioni: economica, ecologica, sociale, culturale, solidale, intergenerazionale, di pace e sicurezza. Vogliamo vivere in un Paese libero da eserciti, in cui la sicurezza della popolazione si basi sul dialogo e la mediazione.
7- Le attività relative alla cura e riproduzione sociale sono una responsabilità della società intera. L’organizzazione socio-economica deve includere la co-responsabilizzazione degli uomini in queste attività. Bisogna dar appoggio a delle strutture pubbliche capaci di garantire le condizioni basiche per il benessere di tutte e di tutti.

8- Esigiamo che sia garantita l’uguaglianza nell’ambito del lavoro e salario, la fine della divisione sessuale del lavoro, lo sradicamento di tutte le discriminazioni contro le lavoratrici e che siano assicurate delle pensioni giuste e adeguate.

9- Reclamiamo uno Stato laico che non favorisca nessuna religione e in cui le credenze religiose non possano condizionare le leggi e le politiche pubbliche.

10- Alle donne spetta partecipare al processo costituente, all’elaborazione della Costituzione e intervenire in ogni spazio di costruzione nazionale. Donne e uomini dobbiamo co-intervenire in tutti gli ambiti decisionali in condizione di parità.